Pubblicato nella sezione MAGAZINE il nuovo numero di Structural con contributi sui seguenti temi: IQM_Indice di Qualità Muraria per lo studio di murature storiche sotto l'effetto del sisma, un caso applicativo del metodo IQM sulla Chiesa di San Paolo a Mirabello, l'analisi del degrado degli elementi in c.a. nello studio condotto presso i Collegi universitari di Urbino, note di sismologia applicata con attenzione alla caratterizzazione dinamica delle strutture e nello specifico dei ponti, l'evoluzione delle Travi PREM attraverso l'analisi degli sviluppi tecnici, tecnologici e normativi.
Nell'articolo si passa a vaglio critico e fisico-matematico-geometrico la formula per la verifica della visibilità riportata nelle “Norme CONI per l’impiantistica sportiva n° 1379 – Delibera del 25 giugno 2008”.
L’articolo affronta il tema della riduzione della vulnerabilità sismica degli edifici industriali storici in muratura, caratterizzati da ampi spazi interni, di notevole altezza, provvisti di una copertura tradizionale in legno a falde inclinate.
La parte più superficiale della Terra è raramente costituita dal quel substrato roccioso che abbiamo descritto in precedenza (vedi Structural 224 e 225). Più spesso, tale coltre superficiale è costituita da sedimenti (argille, limi, sabbie, ghiaie) o rocce alterate e, in generale, meno rigide del basamento.
L'articolo si pone l’obiettivo di valutare, attraverso un approccio prestazionale probabilistico, se le prescrizioni fornite dalle normative richiamate sono in grado di garantire una vita di servizio di 50 anni per strutture in calcestruzzo armato, soggette a corrosione da carbonatazione esposte all’esterno, in ambiente riparato dalla pioggia, che corrisponde alla classe di esposizione XC3 così come definito nella UNI EN 206.
L'antica città di Pompei rappresenta una testimonianza unica dal punto di vista storico, antropologico, urbano e architettonico. La città presenta oggi significativi problemi di conservazione, riconducibili al naturale decadimento dei materiali che costituiscono le strutture ed alla vulnerabilità sismica. L'articolo illustra il progetto, recentemente sviluppato dagli autori, per la messa in sicurezza delle Regiones I, II e III di Pompei.
Pubblicato nella sezione MAGAZINE il nuovo numero di Structural dedicato ai seguenti temi: interventi di consolidamento strutturale nel sito archeologico di Pompei; durabilità e prescrizioni normative in relazione al tipo di cemento; caratterizzazione dinamica dei terreni; vulnerabilità sismica per edifici di archeologia industriale; progettazione di tribune per gli stadi, impianti sportivi e auditori.
L’articolo descrive le scelte strutturali maggiormente significative che sono state adottate durante la progettazione strutturale e la messa in opera della palestra NANYANG TECHNOLOGICAL UNIVERSITY HALL a Singapore. Questa struttura è una delle più grandi con fini ricreativi realizzate in legno a Singapore e, in generale, in sud-est Asia, e una delle maggiori per quanto riguarda la quantità di legno ad essere stata prodotta e trasportata dall’Europa.
La sicurezza antincendio è una delle prestazioni più dibattute quando riferita all’uso del legno nelle costruzioni. Comprovate normative di riferimento e i risultati di più recenti studi e sperimentazioni, permettono comunque di garantire questa prestazione con adeguato livello di sicurezza.
La durabilità delle strutture in legno e la valutazione di possibili fenomeni di degrado biotico sta diventando un tema di grande rilevanza a causa di un numero crescente di casi di marcescenza anticipata. Con il presente articolo si propone un metodo, messo a punto presso l’Università di Trento, per valutare analiticamente il degrado negli elementi portanti presenti nell’attacco a terra di strutture in legno.
Le vigenti normative sismiche, NTC18, richiedono esplicitamente ai progettisti di applicare i procedimenti tipici della progettazione in capacità qualora alle costruzioni venga attribuito un comportamento sismico dissipativo. L’obiettivo è quello di assicurare un comportamento duttile, evitando rotture fragili e distribuendo le deformazioni plastiche nel maggior numero possibile di elementi.
L’elevato grado di prefabbricazione e l’ottimo comportamento sismico hanno condotto negli ultimi anni ad una crescente diffusione anche nel nostro Paese degli edifici in legno a parete portante intelaiata.
La marcatura CE è lo strumento attraverso il quale il fabbricante dichiara la conformità del prodotto ai requisiti base rilevanti ai fini del Regolamento Prodotti da Costruzione. Entro il presente articolo vengono illustrate le specifiche tecniche di riferimento per i prodotti più importanti a livello commerciale per definirne la conformità in accordo al testo delle Norme Tecniche per le Costruzioni di cui il DM 17.01.18.
Il materiale legno è da sempre uno dei più utilizzati al mondo anche nel settore delle costruzioni, pur essendo stato ingiustamente trascurato per buona parte del secolo scorso, sicuramente nel nostro Paese ma non solo. Oggi si sta quindi colmando il gap creatosi sui fronti della ricerca, dell’avanzamento tecnologico, della revisione normativa rispetto ai restanti materiali da costruzione.
Il testo presenta chiarimenti e precisazioni che traggono spunto dai lavori di revisione dei Codici di Calcolo Europei ed inoltre riporta ulteriori considerazioni – ad integrazione di quanto già contenuto all’interno delle stesse NTC – relativamente i controlli in fase di accettazione del materiale in cantiere a carico della Direzione Lavori.
La breve pubblicazione di FederlegnArredo, disponibile on line e scaricabile liberamente, intende contribuire a diffondere la conoscenza dei principali aspetti tecnici e potenzialità che caratterizzano il legno di castagno.