L'articolo si focalizza sull’impatto ambientale del settore del calcestruzzo e mette in luce le più promettenti strategie finalizzate al miglioramento della sostenibilità del conglomerato cementizio, prendendo in considerazione la riduzione dell’impatto ambientale, l’incremento delle prestazioni e l’allungamento della vita utile degli elementi in calcestruzzo armato.
L’articolo affronta il tema del comportamento a corrosione delle barre d’armatura in acciaio al carbonio in matrici cementizie a base di leganti tradizionali e innovativi. Il lavoro mette in luce le peculiarità di questi nuovi leganti rispetto a quelli tradizionali, in termini di sviluppo delle condizioni di passività e di mantenimento della stessa nel tempo.
Per un corretto progetto della durabilità di un’opera in calcestruzzo armato, in primo luogo sono fondamentali le prescrizioni sul calcestruzzo (rapporto acqua/cemento, tipo di cemento, stagionatura …), sullo spessore del copriferro e la progettazione dei dettagli costruttivi in funzione delle azioni che agiscono sulla struttura (azioni meccaniche e ambientali).
Questo numero di Structural Magazine è dedicato alla Durabilità delle opere in calcestruzzo armato, tema sviluppato nella seconda edizione della Giornata di Studio Pietro Pedeferri che si è svolta il 27 novembre 2020. Le sessioni della giornata sono state dedicate sia a interventi provenienti dal mondo universitario e della ricerca con presentazioni di studiosi di Università di tutto il territorio nazionale, sia a interventi focalizzati sulle applicazioni nelle costruzioni che hanno visto protagonista il comparto industriale.
L’attività di ricerca del gruppo PoliLaPP si svolge nell’ambito della corrosione dei materiali metallici e della loro protezione, con particolare attenzione alla protezione catodica, di cui PoliLaPP ha una riconosciuta esperienza sia riguardo agli aspetti elettrochimici che allo sviluppo tecnologico e industriale.
Il gruppo materiali Cementizi e Durabilità (mCD – Concrete Durability), fondato e diretto dal prof. Luca Bertolini, si occupa dello studio e della caratterizzazione di materiali cementizi tradizionali e innovativi e della durabilità di strutture in calcestruzzo armato e precompresso.
Nella sezione MAGAZINE del sito è disponibile il nuovo numero di Structural Speciale Corrosione. La rivista raccoglie contributi in tema di corrosione e durabilità delle strutture con approfondimenti su argomenti più specifici relativi alla ricerca teorica ed applicata, alla diagnostica e al consolidamento di strutture in cemento e calcestruzzo armato.
Il numero trae spunto dalla seconda edizione della Giornata di Studio Pietro Pedeferri che si è svolta il 27 novembre 2020 al Politecnico di Milano.
Ricerca, Formazione e Assistenza Tecnica costituiscono il carburante che fa girare il grande motore di un team che opera in tutto il mondo con successo nel settore dei Grandi Progetti.
Il cantiere di BreBeMi è un chiaro esempio di come si possa realizzare tutto questo.
L’obiettivo di questo articolo consiste nella elaborazione delle prescrizioni di capitolato sulle prestazioni del calcestruzzo e della sua messa in opera in accordo alle “Norme Tecniche per le Costruzioni” di recente emanazione ed in accordo alle Norme Europee EN 206, alle Norme Europee EN 197-1 per i cementi e all’Eurocodice 2 . Documento utile per gli operatori delle costruzioni: il produttore di calcestruzzo, l’impresa che lo metta in opera e il Direttore dei Lavori che ne deve verificare la corretta esecuzione.
La durabilità delle opere in calcestruzzo armato, e in particolare la corrosione delle armature, è stato un tema poco conosciuto fino agli anni ’60. Dagli anni 80 L’EDILIZA e poi STRUCTURAL MAGAZINE hanno dedicato particolare attenzione a questi temi e allo sviluppo della ricerca e alla sperimentazione.
L'articolo riporta le analisi preliminari sulla profondità di carbonatazione e di penetrazione dei cloruri, eseguite su carote estratte da alcuni viadotti, con e senza rivestimenti protettivi, e sullo spessore di copriferro. I dati sono stati utilizzati sia per discutere l’efficacia del rivestimento, sia per stimare la vita residua delle strutture attraverso un approccio probabilistico semplificato.
Le indagini diagnostiche sulle catene metalliche negli edifici storici, oltre alla stima della tensione mediante prove dinamiche, richiedono una valutazione della capacità resistente, che spesso è condizionata dalla presenza di difetti connaturati alle tecniche tradizionali di lavorazione dei metalli. ...Il lavoro, focalizzato sulle catene del Duomo di Milano, è stato corredato dall'analisi metallurgica e dalla caratterizzazione della tenacità del materiale, in vista di una successiva valutazione della stabilità di eventuali cricche significative.
Nell’articolo vengono riportati e discussi i risultati di prove sperimentali di flessione condotte su grigliati stampati in FRP (Fiber Reinforced Plastics). Sono state prese in considerazione diverse condizioni al contorno (supporto perimetrale, supporto a due bordi e supporto puntuale agli angoli); è stata valutata l'influenza della chiusura in laminato FRP applicata su uno o entrambi i lati e le prestazioni sono state confrontate in termini di rigidità e resistenza.
L’articolo è il seguito del contributo “Normativa, modellazione, realtà. Studio su quattro edifici in muratura interessati dal sisma del centro Italia del 2016” (Structural 231). In questo lavoro sono stati sviluppati alcuni casi che non trovano piena rispondenza nelle attuali Norme Tecniche.
L’articolo mostra i risultati di alcune analisi condotte su una serie di edifici, per i quali, dopo aver valutato la classe di rischio nelle condizioni attuali, è stata ipotizzata, come strategia di intervento, quella del rinforzo delle sole superfici esterne perimetrali (tale quindi da consentire la permanenza degli occupanti all’interno delle loro abitazioni) ricalcolando, per ciascun edificio, le nuove classi di rischio.
In questo articolo ci si è serviti della lezione di Antonino Giuffrè contenuta in uno dei suoi articoli-resoconto sul restauro della Cattedrale di Sant’Angelo dei Lombardi in Irpinia, e si presentano e vengono ripresi, sulle orme di Jacques Heyman, alcuni dei modi possibili attraverso i quali quella lezione potrebbe essere tradotta in modelli semplici per le murature.