La Segreteria Organizzativa, che fa capo al Laboratorio di Corrosione dei Materiali “P.Pedeferri”, Dipartimentodi Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica "Giulio Natta",invierà agli iscritti il link di partecipazione.
Questo articolo discute il tema relativo alle nuove strategie di gestione delle opere (Asset Integrity Management) focalizzate sulla pianificazione ottimale degli interventi, impiegando in particolar modo sistemi di monitoraggio strutturale (Structural Health Monitoring).
L'articolo è la sintesi del lavoro di tesi su edifici in muratura effettuato secondo un approccio innovativo rispetto a quello usuale: anziché focalizzare l’attenzione sui difetti degli edifici collassati e ricercare in essi le cause dei crolli, si è indagato sulla ragione per cui edifici situati in luoghi fortemente colpiti dal sisma del Centro Italia del 2016 abbiano resistito con efficacia all’evento sismico.
Nel caso di studio gli Autori non entrano nel merito delle varietà e delle diversità morfologie di queste volte-piatte, ma hanno sviluppato l’applicazione dei conci reciproci nel caso di una tipologia specifica di volte a doppia curvatura (in questo caso sferica, ma varrebbe analogamente per le Hipar) e hanno definito la geometria (stereotomia) di un unico concio tridimensionale reciproco (reciprocal pannel) che si aggrega nel pattern strutturale secondo un ordine che è anche pattern geometrico e formale della volta.
L'articolo delinea lo state dell’arte attuale sui materiali cementizi self-healing e sui metodi sperimentali tesi a valutare la capacità di “auto-guarigione”, ponendo l’accento sull’affidabilità di questi sistemi in un’ottica di durabilità di edifici realizzati con calcestruzzi autorigeneranti.
Disponibile nella sezione MAGAZINE del sito il nuovo numero di Structural con contributi sui seguenti temi: materiali cementizi autorigeneranti, geometria e statica dei conci autoequilibranti nelle strutture voltate, studio di edifici in muratura interessati dall'evento sismico del 2016, monitoraggio di un ponte ferroviario ad arco, bambù italiano e potenzialità come materiale strutturale.
Dopo una necessaria fase di conoscenza dell’edificio, sviluppata secondo la metodologia e i criteri chiariti nella prima parte del contributo (Structural 229), questo articolo illustra attraverso una descrizione critica, lo stato di danno in seguito al sisma del 2012.
L’ultimo numero di questa serie di articoli intende descrivere dove reperire alcuni cataloghi della sismicità storica che contengono molte informazioni utili ai progettisti. Questa conoscenza è un bagaglio che il mondo intero invidia all’Italia e che sarebbe davvero un peccato se non venisse sfruttato dai progettisti.
Una delle problematiche principali degli edifici in legno è rappresentata dal nodo di attacco alle base delle pareti sulla struttura di fondazione. In questo articolo si affronta e si approfondisce il problema da un punto di vista generale per poi analizzare le varie soluzioni attualmente proposte nel panorama delle costruzioni in legno.
L'articolo costituisce un approfondimento normativo analizzando le parti delle NTC2018 che trattano dei requisiti fondamentali e propone alcuni spunti per un loro più logico inserimento nel futuro contesto normativo.
Nella sezione MAGAZINE è disponibile il nuovo numero di Structural con contributi sui seguenti temi: DPR 380 e Norme Tecniche per le costruzioni; Edifici in legno e soluzioni prefabbricate per gli attacchi da terra; Note di sismologia applicata e breve excursus sulla storia della sismica e la contemporanea progettazione antisismica; Rilievo critico del danno post sisma alla chiesa di San Paolo a Mirabello.
Questo articolo tratta delle Travi PREM, un elemento strutturale originale, brevettato nel lontano 1964 in Italia e preso in considerazione dalle Norme Tecniche italiane solo nell’edizione del 2008, sebbene milioni e milioni di metri siano stati posati in migliaia di cantieri negli ultimi 56 anni.
Il contributo illustra attraverso alcuni esempi come i parametri che determinano il comportamento dinamico di una struttura (frequenze, forme e smorzamenti modali) possano essere ottenuti anche con poche risorse strumentali e software e come vadano evitati alcuni comuni problemi interpretativi.
L'articolo presenta i risultati di un’ispezione condotta nel 2016 su alcuni edifici del complesso dei Collegi Universitari di Urbino, con l’obiettivo di investigare i fenomeni di degrado degli elementi in c.a. e di formulare delle ipotesi sulle cause e sui possibili metodi di intervento. L’ispezione, ancorché limitata a pochi elementi e a poche indagini, ha permesso di evidenziare che la corrosione da carbonatazione è la principale causa di degrado in atto su questi elementi.
Il metodo dell’Indice di Qualità Muraria (IQM) per la valutazione della qualità meccanica delle murature è nato nel 2002, presso l’Università di Perugia, ed è stato perfezionato nel corso degli anni successivi grazie anche alle ricerche condotte in ambito ReLUIS. Esso si basa su un esame visivo dei paramenti e della sezione di un pannello murario, con lo scopo di verificare il grado di rispetto delle regole dell’arte muraria.
Pubblicato nella sezione MAGAZINE il nuovo numero di Structural con contributi sui seguenti temi: IQM_Indice di Qualità Muraria per lo studio di murature storiche sotto l'effetto del sisma, un caso applicativo del metodo IQM sulla Chiesa di San Paolo a Mirabello, l'analisi del degrado degli elementi in c.a. nello studio condotto presso i Collegi universitari di Urbino, note di sismologia applicata con attenzione alla caratterizzazione dinamica delle strutture e nello specifico dei ponti, l'evoluzione delle Travi PREM attraverso l'analisi degli sviluppi tecnici, tecnologici e normativi.