L’obiettivo di questo articolo è di esaminare le prove non-distruttive eseguite in situ e quelle distruttive eseguite in laboratorio sui provini estratti e sui campioni prelevati dalle strutture. La complementarità di queste prove, unitamente alle notizie al contorno sulla struttura consentiranno di emettere una diagnosi del degrado della costruzione e quindi di impiegare materiale e tecniche da restauro tali da non ripetere gli errori conseguiti nella costruzione originale dell’opera.

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Diagnosi del degrado delle strutture in calcestruzzo deteriorate per un loro corretto restauro

Mario Collepardi, Silvia Collepardi, Jean Jacob Ogoumah Olagot e Roberto Troli