Questo contributo presenta un’analisi preliminare delle cause del crollo del ponte dell’Asciello, situato a Cautano (Benevento, Italia). Originariamente costruito negli anni '60 dell’Ottocento, il ponte fu demolito alla fine della Seconda Guerra Mondiale durante la ritirata dell’esercito tedesco e successivamente ricostruito nel primo dopoguerra. Tuttavia, subì un nuovo crollo negli anni ’60 del Novecento, molto probabilmente a causa di una frana, e non fu mai più ricostruito.
Attraverso il metodo degli elementi distinti (DEM), è stato identificato il meccanismo di collasso. A tal fine, è stata condotta una simulazione numerica su un modello bidimensionale ricostruito a partire da una nuvola di punti ottenuta tramite laser scanner. La struttura è stata discretizzata in elementi rigidi con contatto unilaterale, applicando la legge di attrito di Mohr-Coulomb alle interfacce. La geometria dell’arco è stata ricostruita con precisione grazie a un’analisi dettagliata dei danneggiamenti. La porzione ancora esistente del ponte è stata ricavata dai dati laser scanner, mentre quella crollata è stata ricostruita secondo principi ingegneristici tratti dalla letteratura tecnica del dopoguerra e tramite confronti con un ponte analogo (“ponte gemello”) nelle vicinanze. È stata inoltre condotta un’analisi cinematica parametrica, applicando spostamenti incrementali per simulare l’effetto di una frana su una delle spalle del ponte. I risultati sembrano confermare che il collasso fu causato da cedimenti differenziali, con spostamenti orizzontali di circa 90 cm e inclinazioni tra 15° e 25°.
Gli sviluppi futuri includeranno un’analisi dettagliata su modello tridimensionale e indagini in situ per la caratterizzazione delle fondazioni e del terreno. Tuttavia, lo studio proposto rappresenta un utile riferimento per l’interpretazione di crolli di ponti storici e promuove l’adozione di approcci digitali integrati nella valutazione delle infrastrutture murarie esistenti.