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In bridges of great span, the suspension catenaries are very important, which are usually made with steel ropes with high elastic limit. However, the resistant sections of the ropes are solicited by the actions deriving from the weight of the girder and from the mobile loads as well as from their own weight; The latter is important because of the high density of steel.
In view of their great length, due to the large length of the bridge, they may not be able to withstand the tractive effort resulting from their own weight together with that of the actions to be endured. In this article we examine the stresses of the catenaries highlighting the sections for the different arrows and the consequent tractions and showing their limit.
In addition, an example is carried out considering the type of bridge proposed in the case of the Strait of Messina (Italy) with a single span. Using composite material, having high strengths and very low densities, of the order of 1 /7 compared to that of steel, it is evident that a solution may be possible.
Nei ponti di grande luce hanno molta importanza le catenarie di sospensione che usualmente vengono realizzate con funi in acciaio ad alto limite elastico. Tuttavia, le sezioni resistenti delle funi sono sollecite dalle azioni derivanti dal peso della travata e dai carichi mobili oltre che dal proprio peso; quest’ultimo risulta importante a causa della densità dell’acciaio abbastanza elevata.
Tenuto conto della loro grande lunghezza, per la grande luce del ponte, esse possono non essere in grado di resistere allo sforzo di trazione derivante dal proprio peso insieme a quello delle azioni da sopportare. Si esaminano in questo articolo le sollecitazioni delle catenarie mettendo in evidenza le sezioni per le diverse frecce e le trazioni conseguenti e mostrandone il limite.
Inoltre, si esegue un esempio considerando la tipologia del ponte proposto nel caso dello stretto di Messina (Italia) ad unica campata. Ricorrendo all’impiego di materiale composito, avente resistenze elevate e densità molto modeste, dell’ordine di 1/7 rispetto a quella dell’acciaio, si evidenzia che una soluzione può essere possibile.
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