Il Rapporto ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, nell’arco dei decenni segue l’evoluzione della problematica del consumo del suolo focalizzandosi sulle dinamiche più recenti che segnano, da un lato, la riduzione dell’abusivismo edilizio e, dall’altro, la prosecuzione del consumo del suolo per opere pubbliche e infrastrutturali. Il Rapporto è un passo significativo nel monitoraggio continuo del fenomeno che garantisce la disponibilità costante di un quadro conoscitivo di riferimento per la definizione e la valutazione delle politiche a livello nazionale, regionale e comunale.
Il consumo di suolo, nel documento, è definito come un “fenomeno associato alla perdita di una risorsa ambientale fondamentale, dovuta all’occupazione di superficie originariamente agricola, naturale o seminaturale”. Dai dati raccolti da ISPRA in collaborazione con l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente delle Regioni e delle Province autonome, emerge un consumo del suolo pari a 22.000 chilometri quadrati del terriotorio nazionale con un aumento dal 2,9% degli anni ’50 al 7,3% del 2012. Se negli anni Cinquanta le regioni del centro e del sud Italia mostrano percentuali di consumo del suolo simili (tra il 2,3% e il 2,6%), oggi il Centro raggiunge i valori medi nazionali (tra il 7,8 e il 7,2). I valori percentuali più elevati in assoluto sono registrati nelle regioni del Nord Italia dovuti soprattutto alla continua diffusione urbana nella pianura padano-veneta. L’aggiornamento di quest’anno ha previsto anche un miglioramento della metodologia di analisi e un infittimento della rete di monitoraggio, consentendo di migliorare anche le stime relative agli anni. Il metodo adottato su cui si basa la valutazione, si articola in tre fasi: fotointerpretazione, integrazione con i dati di osservazione della terra ed elaborazione degli indicatori.
Confrontando i dati nazionali con i dati degli altri Paesi della Comunità Europea, sulla base dei Corine Land Cover , risulta che il nostro Paese abbia una percentuale di superficie ad uso artificiale maggiore delle media comunitaria: la quota di territorio con copertura artificiale in Italia è stimata pari al 7,8% del totale contro il 4,6% delle media dell’Unione Europea.

DOCUMENTO COMPLETO

Consumo di suolo in Italia

Rapporto ISPRA 2014