La Stanford University ha condotto uno studio sulla valutazione del rischio sismico degli edifici costruendo e testando un prototipo di abitazione in grado di resistere ad un terremoto di magnitudo 7,3° sulla scala Richter. Secondo il team di ingegneri questo prototipo, le cui fondazioni sono costituite da cursori mobili in acciaio e plastica che durante le sollecitazioni scorrono su isolatori sismici in acciaio zincato, potrebbe essere applicato sulle nuove costruzioni, compensando i costi con una riduzione dei premi nelle assicurazioni contro i terremoti e calamità naturali. Negli Stati Uniti, infatti, esiste una copertura assicurativa per abitazioni, impianti industriali o auto in caso di eventi sismici e calamità naturali.
Per testare il sistema e verificarne la sua validità, gli studiosi hanno simulato un terremoto analogo a quello che colpì la città di Chichi, in Taiwan nel 1999.
Sul tema la Stanford University ha pubblicato su YouTube il video della conferenza in cui un panel di esperti ha discusso sugli eventi sismici verificati nell’area giapponese e sulle ripercussioni di questi sulla società.
 

Abitazione antisismica

Il progetto della Stanford University