192   Novembre  2014
ISSN 2282-3794
FOCUS DURABILITA’ 13
SCELTA DELLE STRATEGIE E DELLE TECNICHE DI RESTAURO
Federica Lollini
Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta”, Politecnico di Milano
federica.lollini@polimi.it - mcd.chem.polimi.it

La conoscenza dello stato di conservazione di un’opera in calcestruzzo armato e la valutazione della sua probabile evoluzione futura sono aspetti cruciali per scegliere la strategia di restauro più idonea e per pianificare l’intervento. Lo stato di conservazione può essere valutato solo attraverso una accurata valutazione delle proprietà dei materiali, una appropriata ispezione e una corretta diagnosi sulle cause della corrosione. Inoltre, non può prescindere da considerazioni legate non solo all’estensione delle aree in cui il degrado è già manifesto (ad esempio in cui il calcestruzzo è fessurato), ma anche all’estensione delle aree in cui le condizioni necessarie per l’innesco della corrosione sono già state raggiunte o saranno raggiunte a breve e le condizioni per la propagazione della corrosione, legate principalmente all’umidità del calcestruzzo, non sono trascurabili.
Il progetto di un intervento, mirato ad assicurare il ritorno a condizioni di sicurezza e funzionalità della struttura, deve anche tenere conto, qualora l’edificio rientri nei beni culturali, della conservazione dell’opera e dei materiali originari.
Questa nota illustra la procedura che può essere seguita per valutare lo stato di conservazione di un’opera in calcestruzzo armato danneggiata dalla corrosione, in particolare per determinare le cause del degrado, la sua estensione e la sua evoluzione futura e si delineano le strategie di restauro che possono essere adottate.
Nelle successive note, pubblicate all’interno di questo focus sulla durabilità, si approfondiranno le tecniche disponibili per il restauro di strutture in calcestruzzo armato.
 

Abstract
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DURABILITY FOCUS 13
STRATEGIES AND RESTORATION TECHNIQUES

The knowledge of the conditions of a reinforced concrete structure (RC) and its likely future evolution are crucial aspects to choose a suitable restoration strategy and design the intervention. The conservation state can be evaluated only through a careful evaluation of material properties and a correct diagnosis of the corrosion causes. Furthermore, it should take into account the extent of the already damaged areas (for instance where concrete is cracked), but also on the extent of areas where the conditions needed for the initiation time have been already reached or will be reached shortly and the conditions for propagation, due to the concrete humidity, are not negligible.
The restoration intervention, aimed at rehabilitating serviceability and structural safety and at preventing any further damage of the structure, should also allow the preservation of materials and surfaces, in case the structure belongs to the cultural heritage.
This paper shows the procedure which can be followed for the assessment of RC structures damaged by reinforcement corrosion. The evaluation of the damage and its likely future evolution and the intervention strategies will be outlined. In the following papers of this focus on durability, techniques available for the repair of RC structures will be examined in details.
 

COMPORTAMENTO SISMICO DI STRUTTURE VOLTATE MODELLATE CON DIAFRAMMA EQUIVALENTE
Pier Silvio Marseglia, 
Ph. D., Università del Salento
piersilvio.marseglia@unisalento.it
Francesco Micelli, 
Professore Aggregato, Università del Salento
francesco.micelli@unisalento.it
Maria Antonietta Aiello
Professore Ordinario, Università del Salento
antonietta.aiello@unisalento.it

I recenti eventi sismici avvenuti sul territorio nazionale hanno evidenziato la vulnerabilità delle coperture voltate in presenza di azioni orizzontali. Le normative di recente concezione evidenziano che la deformabilità ed il grado di connessione degli orizzontamenti curvi deve essere adeguatamente considerato poiché in funzione di tali prerogative si può attivare una modalità di risposta che interessa più maschi murari piuttosto che i meccanismi locali. Nel presente lavoro, allo scopo di mettere in conto il contributo degli impalcati voltati nell’analisi di strutture in muratura soggette ad azioni sismiche,  si simula il comportamento delle volte con quello di un elemento piano ortotropo avente la medesima luce e stesso spessore della volta originaria ma con moduli elastici ridotti Ex, Ey, Gxy, valutati in funzione delle proprietà geometriche e meccaniche della copertura, prescindendo dall’eventuale contributo del riempimento. La semplificazione dell’impalcato curvo in elemento piano è svolta considerando l’influenza di numerosi parametri: luce e spessore della volta, tipologia, presenza di pareti laterali e condizione di vincolo. I dati dei moduli elastici equivalenti ottenuti per la volta a botte sono stati utilizzati per un caso di studio relativo ad un edificio sito nel comune di Lecce, denominato “Masseria Tagliatelle”, di origini cinquecentesche. L’edificio, fortemente irregolare, è stato modellato attraverso l’approccio del telaio equivalente. Al termine delle simulazioni numeriche, svolte sul modello semplificato e sul modello reale, sono stati confrontati e discussi i risultati in termini di periodi, masse partecipanti e caratteristiche della sollecitazione.

 

Abstract
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Seismic behaviour of masonry vaults as equivalent plane shells

Recent seismic events that occurred in Italy have highlighted the vulnerability of vaulted roofs in the presence of horizontal actions. The recent design codes, according to the Eurocode 8, include that the deformability and the degree of connection of the curved horizontal elements must be properly considered, in order to extimate properly the seismic response that may affects more walls rather than local mechanisms. In the present work, in order to take into account the contribution of the roofs in the seismic analysis of vaulted masonry buildings, the behavior of the vaults is considered equivalent to that of a flat orthotropic element. This element has the same length dimensions and the same thickness of the original vault, but a reduced elastic moduli Ex, Ey, Gxy, evaluated on the basis of the geometrical and mechanical properties of the vault shell, disregarding the possible contribution of the fill. The simplification of the curved vault shell into a plan element is carried out considering the influence of several parameters: the thickness of the shell, the dimensions, type of vault, presence of side walls, and constraint conditions. The data of the equivalent elastic moduli obtained for the barrel vault were used for a case study on a building site in the town of Lecce of the XVI century. The building has an irregular geometry and has been modeled by the equivalent frame approach. Numerical simulations were carried out by considering a simplified equivalent model and the real model. The results were and discussed the results in terms dynamical response under seismic forces.

BreBeMi
Una nuova autostrada ed un grande strumento di innovazione tecnologica
Carlo Ascheri, 
Concessioni Autostradali Lombarde S.p.A., Milano
Giorgio Busca, 
Dip. di Meccanica, Sezione Misure e Tecniche Sperimentali, Politecnico di Milano
Anna Cappellini, 
Dip. di Meccanica, Sezione Misure e Tecniche Sperimentali, Politecnico di Milano
Alfredo Cigada, 
Dip. di Meccanica, Sezione Misure e Tecniche Sperimentali, Politecnico di Milano
alfredo.cigada@polimi.it
Adolfo Colombo, 
Membro Esperto CONSUP LLPP
Elena Mola, 
ECSD S.r.l., Engineering Consulting and Structural Design, Milano
Chiara Pozzuoli, 
ECSD S.r.l., Engineering Consulting and Structural Design, Milano
Franco Mola
Dip. Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, Politecnico di Milano
franco.mola@polimi.it

Il collaudo dinamico di strutture particolarmente importanti trova oggi sempre maggiore interesse nel mondo delle costruzioni, mentre si comincia a sviluppare consapevolezza delle possibilità di questo approccio, la cui principale finalità è un completamento del collaudo statico, con informazioni in molti casi di assoluto interesse. Il lavoro presenta alcuni spunti di riflessione a valle di una serie di collaudi dinamici eseguiti su alcune strutture della nuova autostrada BreBeMi.
 

Abstract
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The new BreBeMi Highway in Northern Italy
Applying state-of-the-art dynamic testing protocols for design and construction validation

Dynamic testing of structures for design and construction validation has grown more and more popular in the past few years, due to increasing awareness of the potential of dynamic tests as a powerful tool to gather insight on the service life behavior of relevant structures. Dynamic tests and the interpretation of their results call for a variety of specialized skills, ranging from numerical analysis to data treatment, and for an all-around competent approach to the matter. The present paper discusses a thorough dynamic testing activity carried out as a part of the construction and design validation protocol for five major bridges of the newly opened BreBeMi Highway in Northern Italy, with a focus on the lessons learnt and on some proposals to improve the codified prescriptions for dynamic testing currently enforced in NTC 2008.