RICERCA 2020
GLI EDIFICI IN LEGNO A PARETI PORTANTI INTELAIATE
Applicazione pratica di progettazione in capacità
Daniele Casagrande, 
Istituto per la Bioeconomia, Consiglio Nazionale delle Ricerche
daniele.casagrande@ibe.cnr.it
Mauro Andreolli, 
Mauro Rigamonti, 
Ingegnere civile libero professionista
mauro.rigamonti@gmail.com
Mattia Ferrari
Università degli studi di Trento, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica
mattia.ferrari-1@studenti.unitn.it
Structural 227 | Gennaio - Febbraio  2020
10.12917/Stru227.04 – https://doi.org/10.12917/STRU227.04

Le vigenti normative sismiche, NTC18, richiedono esplicitamente ai progettisti di applicare i procedimenti tipici della progettazione in capacità qualora alle costruzioni venga attribuito un comportamento sismico dissipativo. L’obiettivo è quello di assicurare un comportamento duttile, evitando rotture fragili e distribuendo le deformazioni plastiche nel maggior numero possibile di elementi: in questo modo è possibile individuare un meccanismo deformativo stabile dell’edificio, garantendo allo stesso tempo un’efficace dissipazione dell’energia sismica.
Nel presente lavoro vengono presentate, da un punto di vista operativo, le procedure per la progettazione in capacità degli edifici lignei con struttura a telaio leggero esposte nell’articolo “Gli edifici in legno a pareti portanti intelaiate - la progettazione in capacità”. Nello specifico se ne presenta l’applicazione pratica ad un caso studio, una struttura di due piani progettata sia in classe di duttilità media CD “B” che alta CD “A”, anche al fine di evidenziarne le differenze.

ARGOMENTO:  TIMBER glued laminated timber (GLT), cross-laminated timber (CLT), composite timber structures - LEGNO legno lamellare, XLAM e composito,TIMBER solid timber - LEGNO legno massiccio,TIMBER engineered wood products - LEGNO tecnologie e applicazioni,RULES - NORMATIVA
PAROLE CHIAVE: progettazione sismica, edifici in legno, pareti portanti intelaiate, progettazione in capacità, gerarchia delle resistenze
Abstract
x
A CASE STUDY FOR THE CAPACITY DESIGN OF LIGHT-FRAME TIMBER BUILDINGS

According to current Italian Standards, NTC 18, the capacity design procedure is explicitly required in order to ensure an overall dissipative behaviour of the structure and avoid any brittle failure mechanism. An overall ductile behaviour is ensured when the ductility demand involves a large number of dissipative zones in different elements and locations at the different storeys, ensuring a large amount of energy dissipation. This paper aims to present a case study for the capacity design procedure of light-frame timber (LFT) buildings presented in the paper “The capacity design of light-frame timber buildings”. A two-storey LFT buildings will be designed according to two different ductility class, medium CD “B” and high CD “A”, in order to show the different aspects of the new proposals for the capacity design procedure.

KEYWORDS: seismic design, timber building, light-frame timber walls, capacity design, hierarchy of resistance
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