RICERCA 2016
TERREMOTO IN ITALIA CENTRALE DELL’AGOSTO 2016
Alcune considerazioni
Edoardo Cosenza, 
Dip. di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura, Università degli Studi di Napoli Federico II - Istituto per le Tecnologie della Costruzione, c/o Università degli Studi di Napoli Federico II
cosenza@unina.it
Iunio Iervolino, 
Dip. di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura, Università degli Studi di Napoli Federico II - Istituto per le Tecnologie della Costruzione, c/o Università degli Studi di Napoli Federico II
iunio.iervolino@unina.it
Costantino Menna, 
Dip. di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura, Università degli Studi di Napoli Federico II
costantino.menna@unina.it
Eugenio Chioccarelli, 
Istituto per le Tecnologie della Costruzione, c/o Università degli Studi di Napoli Federico II
chioccarelli@itc.cnr.it
Georgios Baltzopoulos
Istituto per le Tecnologie della Costruzione, c/o Università degli Studi di Napoli Federico II
baltzopoulos@itc.cnr.it
Structural 207 | Settembre - Ottobre  2016
10.12917/Stru207.22 – http://www.dx.medra.org/10.12917/Stru207.22

Il 24 agosto 2016 alle ore 01:36 (UTC) un terremoto di magnitudo compresa tra 6.0 e 6.2 ha colpito le provincie di Rieti e Ascoli Piceno nel centro Italia. L’evento, che ha fatto registrare danni severi in alcune località vicine alla sorgente e circa trecento vittime, è stato registrato da centinaia di stazioni accelerometriche. In questo lavoro, si forniscono alcuni parametri di picco di interesse strutturale associati alle registrazioni entro trenta chilometri dalla sorgente dell’evento. Successivamente, si concentra l’attenzione sui dati raccolti dalle stazioni nei comuni di Amatrice e Norcia discutendo, da un punto di vista di ingegneria sismica, le principali caratteristiche del moto del suolo. Si analizzano quindi gli spettri di risposta elastici in termini di pseudo-accelerazione, pseudo-velocità e spostamento dei segnali registrati da tali stazioni. Gli spettri di pseudo-accelerazione sono anche confrontati con gli spettri elastici di progetto dell’attuale normativa sismica italiana. Inoltre, con particolare riferimento ai segnali di Amatrice, e ragionando sulla domanda sismica di quest’ultimi su semplici sistemi a un grado di libertà a comportamento lineare e non, si riportano alcune preliminari considerazioni ingegneristiche volte a ragionare sui danni osservati.

ARGOMENTO:  SEISMIC - SISMICA,DIAGNOSTICS, STRUCTURAL MONITORING - DIAGNOSTICA, MONITORAGGIO
PAROLE CHIAVE: terremoto di Amatrice, spettri di risposta, azioni di progetto, domanda inelastica, danni sismici
Abstract
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SOME CONSIDERATIONS ON THE CENTRAL ITALY, AUGUST 2016 EARTHQUAKE

An earthquake of estimated moment magnitude 6.0-6.2 struck central Italy on the 24th of August (01:36:32 UTC) in the vicinity of Accumoli (close to Rieti, central Italy). The earthquake caused widespread building damage and around three-hundred fatalities. Ground motion was recorded by more than two-hundred accelerometric stations. This paper first provides some peak parameters of engineering interest for the stations within thirty kilometres from the source. Then, it analyses accelerometric records from the stations in the Amatrice and Norcia municipalities for a preliminary discussion, from the earthquake engineering perspective, of strong motion caused by the earthquake: the elastic response spectra in terms of pseudo-acceleration, pseudo-velocity and displacements are considered. The pseudo-acceleration spectra are also compared with the code-mandated design actions for various return periods at the recording sites. Finally, referring to the station of Amatrice, the elastic and inelastic dynamic behaviour of a single degree of freedom system is used to preliminarily investigate some of the observed damages.

KEYWORDS: Amatrice earthquake, response spectra, design actions, inelastic demand, observed seismic damage
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